Il rapporto suocera-nuora non è sicuramente tra i più semplici, ma è spesso fondamentale per riuscire ad avere una serenità familiare.
Infatti, tra le maggiori cause di divorzio, c’è proprio il conflitto fra mamma e moglie, che il maschio italiano molto spesso non sa gestire, e, invece che diventare mediatore, assume il ruolo di ago della bilancia fra le due parti in guerra.
Ne parla anche l‘associazione Matrimonialisti che afferma che «In Italia un divorzio su tre è dovuto a forti ingerenze nella vita di coppia da parte dei genitori di lui o di lei» sono molte quindi le coppie che entrano in crisi per colpa dei parenti ed è così che la famiglia diventa un nemico. Specialmente, quando è la mamma di lui ad intromettersi, il tema diventa scottante. Ogni donna sogna la propria suocera come una persona cinica e discreta.
La Cassazione, ha affermato che è giusto pronunciare la separazione con addebito al marito nel caso in cui sia dimostrato che la moglie è stata vittima di manifestazioni di disprezzo da parte della suocera.
Ma quale è la responsabilità del marito per l’ostilità manifestata da sua madre nei confronti della nuora? Egli si è sottratto al dovere di tutelare la dignità della propria moglie di fronte alla madre. Dunque, secondo la Cassazione, la moglie ha il diritto a che il marito la difenda e la protegga dalla suocera.
A quante coppie è capitato di trovarsi una cucina di colore diverso, al posto di quella scelta ed ordinata al negozio (magari dopo una ricerca durata mesi) perché “qualcuno” pensava che «il colore non fosse abbastanza intonato»? O di cercare qualcosa per tutta la casa, senza successo, perché sempre quel “qualcuno” aveva avuto la brillante idea di «fare una sorpresa» mettendo in ordine tutte le camere? Le ingerenze da parte dei familiari rappresentano la croce di numerose coppie. E spesso chi è il responsabile? Ovviamente lei, “quel mostro di suocera”, stigmatizzato nell’omonimo film di Robert Luketic. – E-Cremona.web
Basta fare anche una ricerca su facebook per trovare gruppi creati ad hoc “controsuocera” c’è perfino la pagina Nuore contro Suocere o entrare nei gruppi di mamme per leggere diverse testimonianze.
In questo post ne proponiamo due, in uno si percepisce la stanchezza e la sopportazione di un comportamento non in linea con le aspettative di un rapporto che dovrebbe essere basato sulla comprensione e la dimostrazione di affetto…
“A maggio prossimo dovrei rientrare al lavoro e già discuto con mio marito per tenere la nostra ultima bambina nata a giugno scorso: io la vorrei mettere al nido lui farla tenere alla nonna (suocera) sua mamma solo che io non ho rapporto con mia suocera, si è incrinato quest’estate a causa della sua gelosia, ha continuato ad offendermi cosa che mi aveva già fatto tempo addietro mettendo in crisi il mio matrimonio. Quindi io la bambina a lei non la voglio lasciare o metterla al nido, che avrà quasi un anno, oppure trovare una tata fidata che l’accudisca fino al mio rientro.. Non ho nessun rapporto con lei e lei non conosce nemmeno la bimba inoltre quando la porta nemmeno le rivolge lo sguardo!! E al battesimo nemmeno l’ha guardata! Ma pretende di tenerla nonostante abbia questo comportamento quindi sono io che sono troppo esagerata oppure c’è qualcuna che farebbe come me cioè non dare la bambina alla suocera dopo avere ricevuto da lei solo e sempre insulti ?!”
Le altre mamme cercano di rassicurarla e le scrivono:“Posso darti un consiglio? Io sono molto pacifista. …sarà che quando avevo un problema con mia suocera ne parlavamo e il rapporto si rafforzava sempre più. ….prova a parlare con tua suocera, magari un chiarimento anche davanti al figlio un modo che vede anche lui se la mamma vuole una riconciliazione o no…..e poi dopo trai una conclusione” – “Sii diplomatica ogni tanto va bene con la nonna, ma le nonne hanno bisogno anche dei loro tempi e spazi ed i bimbi dei loro coetanei. Iscrivila al nido ed ove occorra sai che potrebbe esserci la nonna..”
Mentre la testimonianza qui sotto è un esempio di come si può riuscire ad instaurare un rapporto profondo e di rispetto reciproco nonostante qualche piccolo difetto facilmente tralasciabile .
Certo, bisogna volerlo da ambo le parti..l’ accoglienza “a braccia aperte” è sinonimo di accettazione.
“Vorrei riportare la mia personale storia in merito ad un post letto poco fa riguardante il rapporto con i suoceri: la prima volta che andai da loro per fare la reciproca conoscenza ricordo perfettamente che li trovai fuori ad aspettarmi, scesi dalla macchina ed entrambi mi vennero incontro senza conoscermi se non per quel poco che suo figlio gli raccontava e mi abbracciarono. .fu un abbraccio pieno di calore e affetto perché loro sono così persone di cuore.
Ecco, questo abbraccio dura da dieci anni e forse perché da entrambi c’è sempre stato il reciproco rispetto e amiamo anche se in modo diverso la stessa persona , mio marito.
Penso che questo sia il vero rapporto fra nuore suocere/o generi anche se per assurdo spesso non è così. Sabato è venuta a mancare la mia adorata suocera e il dolore è stato devastante credo che a volte bisogna non dimenticare che una suocera o suocero sono in primis i genitori che nella maggior parte dei casi non vogliono altro che i propri figli siano felici e credetemi, in dieci anni non ho mai voluto toglierle il suo ruolo e tanto meno lei però se vederla felice era fargli comprare le mutande e i calzetti per suo figlio ben venga! Spesso la chiamavo fingendo che non ero in grado di trovare la taglia e lei tornava a sentirsi viva!
La saluto come ho sempre fatto in dieci anni e lei rideva tutte le volte “ciao suocera sei la mia suocera preferita””
E le mamme rispondono commosse: “Sei una bella persona….e credo, anzi sono sicura, che tua suocera sia contenta di aver lasciato suo figlio in buone mani….!!!”-“Mi hai fatto commuovere! Anche io ho una super suocera e spesso, per ridere, dico che potrei anche cambiare compagno ma non la suocera!”-“Ti faccio le miei condoglianze……io voglio bene a mia suocera è la mamma del mio amore . Rispetto il suo ruolo rispetto lei come donna …..l’altro giorno mi ha detto “ti voglio bene sono felice che sei tu accanto a mio figlio” che dire ……. ti abbraccio e fai forza a tuo marito che ha perso la suo mammina” -“Sono commossa per le tue bellissime parole… mia suocera vale più di mia madre con cui purtroppo non ho più rapporti da un po’. Mi ha sempre rispettata e sostenuta nel mio ruolo di mamma. E lo suocero purtroppo non ce l’ho più. Ci ha lasciati troppo presto…io e mio marito eravamo solo dei ragazzini e avrei tanto voluto conoscerlo meglio perché doveva essere una gran persona. E sicuramente sarebbe stato anche un nonno degno di questo nome per i miei figli, a cui purtroppo questa figura manca… ti capisco e ti abbraccio forte!”
Che dire? Forse c’è speranza che il rapporto nuora/suocera possa trasformarsi in affetto e complicità! “Io con la mia ho un bellissimo rapporto: ci capita di far shopping insieme andare in palestra ho vissuto con lei un anno ed è stato come sentirmi a casa. Mi ha accolta come se fossi una di loro è sempre premurosa col figlio e con me ed ora col suo nipotino. Se non avessi avuto lei anzi i miei suoceri mi sentirei persa in una città che non è mia ma che lo è diventata perché son salita per loro figlio. Io devo molto a loro a quel che fan per noi tutti i giorni e mi reputo fortunata. Basta poco per rispettare i ruoli e andare d’accordo. Ps anche la mia compra calzini slip per il figlio condoglianze a te e a tuo marito… Un abbraccio!”
LA PAROLA ALL’ ESPERTO:
Ma cosa c’è alla radice di siffatti comportamenti diffusi, stando alle stime europee, quasi unicamente nel nostro paese? «Il problema ovviamente non sta solamente nel comportamento dei suoceri – commenta Paola Conti, psicologa e psicoterapeuta presso il Medicenter di Cremona – ma anche, e forse soprattutto, nel comportamento del figlio (o figlia, perché la faccenda riguarda entrambi i sessi senza distinzioni). Se questi sarà pronto a tenere testa ai genitori e a difendere l’unità familiare anche a costo di una dolorosa guerra con loro, allora sarà in grado di evitare la catastrofe e di mostrarsi al partner come un compagno affidabile e responsabile. Ma in Italia succede spesso il contrario e in molti casi non dipende dalla situazione economica di molti giovani, costretti a rimanere in casa anche sino ai trent’anni. Il punto è un altro e riguarda determinate dinamiche familiari, nelle quali non si è creato quel distacco dai genitori tipico del passaggio dall’adolescenza all’età semi-adulta.
Questo problema è esistito anche in passato ma oggi, forse, la “proiettività” di certi genitori dilaziona il tempo in cui il giovane deve acquisire la propria responsabilità. Talvolta – prosegue la specialista – l’iperpossessività di un genitore può essere causata dall’assenza della propria “dolce metà”: o per lavoro o per disinteresse. Allora si innesca un meccanismo (detto “triangolazione”) in cui il genitore devolve, più o meno inconsapevolmente, al figlio le funzioni del coniuge assente. In ogni caso, la forte ingerenza dei genitori nella vita delle giovani coppie dipende soprattutto da dinamiche familiari che in Italia sono alquanto diffuse». Fonte E-Cremonaweb.it
E voi che suocera avete? TEST: QUANTO SOPPORTI TUA SUOCERA? CLICCA QUI
Ho letto il post con molto piacere, perche’ con grande capacita’ di sintesi tocca con equidistanza,uno per uno, tutti i punti dolenti della relazione tra suocera e nuora. Tuttavia per completezza di informazione tengo a precisare che non esistono solo pagine web di nuore, ma anche un piccolo blog in cui gli stessi problemi, con un po’ di ironia, sono affrontati dal punto di vista delle suocere, e
che si chiama “Le suocere imperfette”. Se vi va, veniteci a trovare
"Mi piace""Mi piace"
Grazie molto volentieri!!
"Mi piace""Mi piace"