Voucher baby-sitting
Il governo prevede anche per l’anno 2016 il Bonus baby-sitter e asili nido. Di seguito potrete trovare tutti i requisiti e le info utili al fine di presentare domanda e valutarne la corretta compilazione, valutando i requisiti necessari sapendo in anteprima se è possibile richiederlo o meno.
A CHI SPETTA
Possono accedere al beneficio:
- le lavoratrici dipendenti di amministrazioni pubbliche o di privati datori di lavoro;
- le lavoratrici iscritte alla gestione separata di cui all’art.2, comma 26, della legge 8 agosto 1995, n.335, (ivi comprese le libere professioniste, che non risultino iscritte ad altra forma previdenziale obbligatoria e non siano pensionate, pertanto tenute al versamento della contribuzione in misura piena)
che si trovino al momento di presentazione della domanda ancora negli 11 mesi successivi alla conclusione del periodo di congedo obbligatorio di maternità, e non abbiano fruito ancora di tutto il periodo di congedo parentale.
Le lavoratrici madri possono accedere al beneficio anche per più figli, presentando una domanda per ogni figlio purché ricorrano per ciascun figlio i requisiti sopra richiamati.
Non sono ammesse al beneficio:
- le lavoratrici autonome iscritte ad altra gestione (coltivatrici dirette, mezzadre e colone, artigiane ed esercenti attività commerciali di cui alle leggi 26 ottobre 1957, n. 1047, 4 luglio 1959, n. 463, e 22 luglio 1966, n. 613, imprenditrici agricole a titolo principale, pescatrici autonome della piccola pesca marittima e delle acque interne, disciplinate dalla legge 13 marzo 1958, n. 250);
- le lavoratrici esentate totalmente dal pagamento della rete pubblica dei servizi per l’infanzia o dei servizi privati convenzionati;
- le lavoratrici che usufruiscono dei benefici di cui al Fondo per le Politiche relative ai diritti ed alle pari opportunità istituito con l’art.19, comma 3, del decreto legge 4 giugno 2006, n.223, convertito dalla legge 4 agosto 2006, n.248.
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Come fare domanda
In attesa dei chiarimenti relativi ai nuovi voucher, facciamo riferimento alle istruzioni già presenti nel portale web dell’Inps.
Innanzitutto, tre sono le modalità per effettuare la domanda: tramite i servizi online dell’istituto o Contact Center (numero verde 803.164), per chi sia in possesso del codice Pin dispositivo, diversamente tramite Patronato.
In sede di domanda la lavoratrice richiedente dovrà indicare se intende accedere al contributo per l’asilo nido (in questo caso dovrà dichiarare la struttura prescelta) o al voucher per i servizi di baby sitting, indicare il periodo ed i mesi di fruizione, dichiarare la rinuncia alla fruizione del corrispondente numero di mesi di congedo parentale, nonché dichiarare di aver presentato una Dsu (ossia la dichiarazione Isee) in corso di validità.
Fonte Laleggepertutti.it Autrice Noemi Secci
Legge di Stabilità proroga al 2016, in via sperimentale, la misura introdotta dalla legge 92/2012 in base alla quale la madre, dopo il periodo di astensione obbligatoria, ed entro gli 11 mesi successivi, può chiedere un voucher per l’acquisto di servizi di baby sitting o in alternativa un contributo per l’iscrizione all’asilo, pubblico o privato. Questa possibilità è alternativa alla fruizione del congedo parentale. La manovra estende questa norma anche alle lavoratrici autonome e alle imprenditrici.
Fonte PMI.it – di Barbara Weisz
Come funziona il bonus baby-sitter e asili nido 2016?
Per definizione, il bonus baby-sitter e asili nido altro non è che un beneficio economico a favore delle neo mamme messo a disposizione dal governo per le mamme lavoratrici, le quali non avendo redditi elevati, rinunciano al congedo parentale, dopo il congedo di maternità obbligatorio, scegliendo di rientrare a lavoro.
Quindi il bonus baby-sitter altro non è che un voucher rilasciato dall’INPS che ha un valore massimo di 600 € e dura per soli 6 mesi per tutte le lavoratrici dipendenti. Per le lavoratrici autonome, iscritte alla gestione separata, invece, che ne facciano richiesta, il voucher ha una validità massima di 3 mesi. Questo voucher è spendibile per pagare il servizio di baby-sitter o asilo nido.
Come ritirare il voucher baby sitter 2016
I buoni inerenti al bonus devono essere riturati esclusivamente dalla neo-mamma che ne faccia richiesta presso la sede INPS di appartenenza e competente per territorio sulla base della residenza o del domicilio indicato nella compilazione della domanda, al momento di presentazione della stessa.
E’ possibile ritirare i voucher o ratealmente o in un unica soluzione, indifferentemente.Devono però altresì essere ritirati in un periodo massimo di 120 giorni successivi all’accoglimento della domanda presentata online. Se questi non sono ritirati nel periodo massimo consentito, o siano stati ritirati solo parzialmente, la neo-mamma decade rispettivamente da tutto l’importo spettante o per la quota non ritirata. Il non ritiro presuppone la possibilità di usufruire del congedo parentale solo per la quota parte residuale e non ritirata.
I voucher devono essere utilizzati entro e non oltre la data della scadenza e deve essere data comunicazione all’INPS della data di inizio e di fine prestazione nonché dei dati inerenti al beneficiario.
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E ADESSO CONSENTITEMI UNA PICCOLA RIFLESSIONE FINALE
Noi mamme sappiamo benissimo che i primi mesi di vita dei nostri bambini sono unici e irripetibili. Essere lontano da loro significa perdersi forse il loro primo sorriso, il loro primo passo , la loro prima parolina; in quel periodo bambini così piccoli hanno estremamente bisogno di contatto con la loro mamma, un bisogno primordiale come nutrirsi o respirare.
Purtroppo la crisi, il mutuo da pagare, il costruire un futuro più solido per i nostri figli, non consente a tutte noi di restare a casa ad accudirli di persona, accontentandosi del 30% dello stipendio.
Per questo motivo mamme, se siete nelle categorie che possono ricevere il voucher, mi raccomando di chiedere ciò che vi spetta. Almeno questo!
STAMATTINA HO CONTATTATO L’INPS PER AVERE INFORMAZIONI E DA DICEMBRE 2015 E’ TUTTO BLOCCATO PERCHE’ MANCANO I FONDI
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Quando e come richiedere all’Inps l’importo di 600 euro
I soggetti che presentano i requisiti devono presentare la domanda entro undici mesi dal congedo di maternità (senza aver beneficiato del congedo parentale). È importante sottolineare che le madri possono accedere al contributo anche per più figli (a patto che vengano sempre rispettati i requisiti richiesti), ma sarà necessario presentare una domanda per ciascuno di loro.
Per richiedere all’Inps l’accesso al bonus si deve inviare la domanda in via telematica. Nell’apposito modulo andranno inserite una serie di informazioni, come il tipo di beneficio richiesto e la sua durata, la dichiarazione di rinuncia al congedo parentale e la dichiarazione Isee. Chi è dotato di Pin dispositivo dell’Inps può inoltrare la domanda autonomamente, altrimenti si può sempre fare affidamento agli intermediari autorizzati, ai patronati e ai Caf. Chi ha ottenuto il bonus può rinunciarvi in ogni momento facendone comunicazione all’Inps: in questo modo può essere ripristinata (almeno per la parte restante) la possibilità del congedo parentale.
Le mamme lavoratrici che hanno visto la loro domanda accolta possono ritirare i buoni per il pagamento della babysitter recandosi direttamente presso la sede Inps competente per quel territorio. I voucher possono essere ritirati in un’unica soluzione o anche a tranche, ma entro 120 giorni dall’accoglimento della domanda devono essere tutti in possesso della beneficiaria del contributo.
http://www.correttainformazione.it/bonus-600-euro-mamme-lavoratrici-come-richiedere-inps-importo-maternita-figli-piccoli/81628635.html
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