Cesareo d’ urgenza: i racconti delle mamme.

Capita spesso che durante la gravidanza fantastichiamo un parto che alla fine non va proprio così come avremmo voluto… sì, proprio noi che sognavamo un travaglio dolce, magari in acqua o di provare tutti i metodi amorevoli per accompagnare nostro figlio alla nascita ci troviamo all’improvviso catapultate in una realtà differente dove possiamo solo accettare un cesareo d’urgenza per salvaguardare la nostra salute e quella del nostro bambino.

Quando la gravidanza è fisiologica e niente sembra presagire che qualcosa andrà storto è ancor più difficile da superare e l’esperienza di un taglio cesareo deciso all’ultimo minuto, può a volte essere anche traumatica e perdurare nel tempo. Credo che l’ importante è che tutto vada per il meglio, magari la ripresa non sarà semplice e ci saranno difficoltà nei primi tempi ma con il giusto sostegno di familiari e amici si supererà tutto.

Dobbiamo essere grati a tutti gli operatori sanitari che ogni giorno riescono con la loro professionalità e prontezza a salvare tanti bambini. Non dimentichiamolo.

Sensazioni di quei momenti, sentimenti e pensieri delle mamme che ci sono passate direttamente inviate dagli utenti che seguono la pagina The Social Media Mama , il Blog e il Gruppo:

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Mio figlio ha 15 anni, è nato a luglio del 2000. Quando sono arrivata al S.Orsola per l’avvio del travaglio sono stata sistemata in una camera dove c’era una ragazza che era ricoverata da una decina di giorni perché le avevano trovato la pressione arteriosa minima alta.

Lorenzo è nato durante la notte, quella successiva ha pianto spesso tenendo sveglia sia me che la compagna di stanza.
Le ho detto che mi dispiaceva e lei mi ha risposto che era meglio così, che sentiva qualcosa muoversi per cui forse finalmente anche il suo bimbo sarebbe nato,poi mi sono riaddormentata.

Dopo un pò mi hanno svegliata i rumori del letto portato via..ho pensato al cesareo, non immaginavo certo quello che era successo…

La ragazza era andata in bagno e ha iniziato a perdere sangue “come da un rubinetto aperto” mi ha successivamente raccontato -ha chiamato aiuto – nel giro di breve le stavano effettuando un cesareo di emergenza per distacco totale di placenta.

Il giorno dopo il ginecologo che aveva fatto l’intervento è venuto a parlarle, il bimbo aveva un graffio in fronte dovuto al divaricatore perché la massa di sangue aveva spostato la testa dal canale del parto. Ha anche aggiunto che era un bene che fosse ricoverata perché se fosse stata a casa non ce la avrebbero fatta nessuno dei due.

Questo per ricordare che la buona sanità esiste e al S.Orsola di Bologna io l’ho trovata, durante il mio travaglio sono stata monitorata e visitata spesso dall’ostetrica del turno, Epidurale svolta senza dolore da un anestesista gentile e disponibilissimo, l’ostetrica della sala parto che ha fatto nascere mio figlio è’ stata eccezionale.

Francesca T.


 

Ciao, mi chiamo Rosanna, nel novembre 2012  anche io ho avuto un cesareo d’urgenza ed ero alla 36^ settimana.

Ho avuto una gravidanza splendida, certo sono stata molto attenta con l’alimentazione, facevo il controllo della glicemia 5 volte al giorno, ero sotto controllo con la pressione.

Camminavo, andavo ai corsi di nuoto per gestanti, tutto quello che mi dicevano di fare per tenermi in movimento provavo a farlo.

Dopo 7 anni stavamo per diventare genitori di 2 bimbi.

Alle 11 del mattino inizio ad andare in bagno, aspetto che mio marito ritorni da lavoro e andiamo al pronto soccorso del Maggiore di Bologna, dove ero stata seguita per tutta la gravidanza.

La dottoressa  (se così devo chiamarla…..?!!!!) di guardia mi visita, secondo lei potevo stare tranquilla a casa che essendo alla prima gravidanza avrei potuto partorire anche dopo 10 giorni… io l’ho supplicata di tenermi in osservazione di monitorare i bimbi…. le ho ribadito che era una gravidanza gemellare e che ero entrata quel giorno nella 36^ settimana, non ha voluto ascoltarmi e mi ha rimandato a casa.

Quando siamo usciti dal pronto soccorso ho detto a mio marito: “aspettiamo il cambio turno” e così abbiamo fatto….

Alle 22  ci ripresentiamo e iniziano la visita. Il medico di guardia (questa volta posso dire che era veramente un medico!!!) Mi chiede come mai abbiamo deciso di lasciare l’ospedale nel pomeriggio, abbiamo detto quello che ci avevano riferito, che potevamo stare tranquilli e di ritornare al massimo la mattina successiva, ma io non mi fidavo e mi ero fatta riportare quella stessa sera in ospedale.

Nel frattempo avevano chiamato l’anestesista e il chirurgo di guardia che dietro la porta stavano discutendo – L’anestesista non voleva prendersi la responsabilità – avevo mangiato e il chirurgo ripeteva che non potevano aspettare  3 ore, mio marito assistendo a tale scena disse ingenuamente “non possiamo fare con calma? “

Il chirurgo disse che non avevo neppure 20 minuti di tempo….

Lo stesso mi portò in sala di corsa . – In quel momento il mondo intorno a me era congelato – tirarono fuori il primo… ci fu un silenzio tombale… non mi fecero vedere il bimbo che fu portato dal neonatologo, poi presero il secondo che mi fecero vedere un secondo….

Dopo non sò quanto tempo (forse pochi minuti ma a me sembrò un eternità ) mi portarono a vedere i miei bimbi, stavano bene, avevano bisogno solo di un po’ di incubatrice.

In quel momento ho sentito il profumo più bello della mia vita… erano i miei gemelli!

Dopo 3 anni mi sembra ancora oggi di sentire le urla dei medici e la paura di perdere uno dei miei bambini!

Rosanna

 

 


 

Il mio cesareo d’urgenza è avvenuto solo circa 5 mesi fa.

Ero a 40+5, esausta perchè questa bimba non ne vuole sapere di uscire e con contrazioni irregolari decidono di farmi l’antibiotico.

Essendo il 3 figlio non mi hanno lasciato tornare a casa ,  poteva partire tutto all’ improvviso. ..ma non è stato così come si prevedeva. ..

Induzione col gel alle 13 perdo il tappo e via che inizia tutto con contrazioni regolari che dopo 6 ore erano anche troppo ravvicinate ed arrivata a 7 cm di dilatazione e con tanta voglia di spingere mi sento dire che non lo devo fare…la bambina soffriva..il suo battito calava ad ogni spinta…la seconda dose di gel non l’hanno più fatta in quanto pensavano bastasse la prima (visto che era partito tutto per bene)

Invece dopo tante lunghe ore di sofferenza (mia e della bimba) a mezzanotte hanno deciso di tagliare.

Io sentivo tutto e così mi hanno addormentata e non mi son goduta neanche la nascita della mia prima bimba (ho altre 2 maschietti nati con parto naturale)…me la godo ora è ringrazio Dio e tutto lo staff dell’ Ospedale Bufalini di Cesena perchè è grazie alla loro tempestività che tutto è andato per il meglio.

Laura D.B.


Tre mesi fa il cesareo d’urgenza a 34 settimane. Avvertivo dolori fortissimi di pancia ma al tracciato nessuna contrazione e quindi potevo tornare a casa.

All’improvviso si rompono le acque ed entro in travaglio. – Panico totale – in mezz’ora il parto aperto a 6 cm quando l’ostetrica si accorge che qualcosa non va nel battito e così di corsa in sala operatoria.

Per fortuna perché era avvolto nel cordone sia collo che addome!!!!

Ringraziero’ sempre l’equipe dell’ Ospedale Maggiore di Bologna compresa la terapia intensiva pediatrica….

Lucia A.F.


Il mio Christian è nato a termine dopo una gravidanza senza nessunissimo problema.

A 5 cm, per motivi sconosciuti , ha deciso che doveva uscire con la fronte e nonostante il tentativo di rimetterlo in posizione in fase di espulsione non riescono.

Dopo un’ora interviene anche la sofferenza fetale.

In meno di cinque minuti mi sono trovata dalla sala parto alla sala operatoria dove ho pianto tutto il tempo come una cretina perché volevo un parto normale.

Lo tirano fuori e lo vedo sparire in una stanza attigua dove c’era il pediatra ma non sapevo nulla. Dopo cinque minuti lo portano: il tempo di un bacio e me lo portano via nuovamente.

Dieci giorni di TIN per aver aspirato meconio: mi hanno riferito che le mie acque erano pastose e verdi – Io che piangevo perché tutte (quasi) avevano il loro bambini in stanza e io no – Dieci giorni a tirare latte per il mio bimbo a tutte le ore.

Ora sta bene e dopo di lui sono arrivati cucciolo Gabriel e principessa Gioia con parti normale.

Per anni ho odiato il parto cesareo prima di cominciare ad amarlo e a rispettarlo/ringraziarlo perché mi ha consegnato un bimbo sano.

Un applauso anche alla tempestività dei medici. ….. 1 minuto più tardi e sarebbe successo l’irreparabile

Patrizia G.


Il mio primo parto: cesareo d’urgenza (sarebbe comunque nato quel giorno perché era programmato sbagliando la dpp, ma questo lo scoprirò solo in seguito con la mia seconda gravidanza), non è stato proprio idilliaco…

Vengo ricoverata il 17 aprile 2000, cesareo programmato per il 19.

Durante la giornata, ho delle piccole perdite, ma parlando con un medico, mi dice che è perché la mattina sono stata visitata….Era invece la perdita del famoso tappo!
Inizio con le contrazioni la sera del 18 aprile, le primissime, semplici piccolissime scosse, poi col trascorrere delle ore, diventano vere e proprie contrazioni!

Da SOTTOLINEARE che nn potevo partorire naturalmente!

Faccio presente alla infermiera della mia divisione di turno quella notte, cosa mi sta succedendo e lei mi liquida dicendomi che è il bimbo che si muove e mi dice di andare a dormire!
Continuo a camminare avanti e indietro per il corridoio per ore (a letto era una sofferenza!) fermandomi ogni tanto dalla stessa a ribadire il concetto!

Visto le sue orecchie da mercante, più decisa che mai, vado a suonare in sala parto, mi aprono, mi chiedono cosa ci faccio lì, mi dicono che se avevo bisogno dovevo dalla mia camera suonare il campanello e chiamare l’infermiera!
Visto la mia insistenza, credo fossero ormai le 5.30 del mattino, nel frattempo avevo pure chiamato casa pregando che qualcuno venisse al più presto, si decidono e mi visitano!

Ho praticamente quasi la testa di mio figlio già incanalata nel canale del parto! Con me c’è mia mamma, nn riesco nemmeno a farmi il clistere perché ho contrazioni ravvicinatissime!
Quindi via d’urgenza in sala operatoria e alle 7.18 divento mamma a tutti gli effetti!

Simona P.


Anche io cesareo d’urgenza purtroppo, 5 mesi fa, ero a 40+3 lunedì 3 agosto mi sveglio alle 6 e mi sentivo bagnata. Corri in ospedale l’ostetrica mi controlla e mi dice che è tutto a posto allorché l’ho guardata e le ho detto, non me la sono mica fatta a dosso!

Così mi da una striscia e mi fa attendere in sala d’attesa e mi dice di aspettare che se fosse cambiato il colore allora era liquido amniotico e voleva dire che si era rotto il sacco in un punto alto e così è stato era diventata blu da li gioia e panico allo stesso tempo.

Ero carica perchè di li a poco avrei conosciuta la mia piccola e invece no , arriva lunedì sera e oltre ai monitoraggi nulla, arriva il martedì mattina e mi fanno il gel per provocare le contrazioni, alle 11 iniziano le contrazioni, e iniziano a essere vicine, ogni 5 minuti belle toste e così tutta la notte.

Arriva mercoledì mattina ed ero già in crisi, decidono di andare di ossitocina, e li dalle 7 di mercoledì alle 16 contrazione troppo vicine senza spazio tra una e l’altra, fanno la controflebo, così dalle 4 inizia a spingere fino alle 8 di sera e la piccola ogni volta andava in sofferenza allorché l’ostetrica decide di intervenire con cesareo d’urgenza e finalmente arriva la piccola!

Dopo una settimana sono tornata in ospedale perchè il taglio fece infezione e da li per fortuna è tutto finito il 20 settembre.

Luana C.


4 mesi fa ero a 41+2…stanca…stanchissima. – Gravidanza passata senza alcun problema – Dovevo recarmi in ospedale a 41+3 per organizzare l’induzione al parto.

Quella mattina sento la bambina muoversi ma poi nulla…Per tutto il giorno.
Alle 18.30 parto per l’ospedale, giusto per scrupolo, per non passare la notte in pensiero.
1 ora di tracciato, la bimba ha battito ma non si muove, nessuna contrazione.
Mi comunicano che devono portarmi d’urgenza in sala operatoria..

Alle 21.36 nasce mia figlia.

Non me la fanno vedere, nasce con un apgar 0, la portano di corsa su una ambulanza in neonatologia a reggio emilia.

Passo 36 ore in ospedale senza aver mai visto mia figlia, non so se ce la farà, ne se ha subito danni cerebrali – Dopo 36 ore mi dimettono per farmi andare da mia figlia – la vedo per la prima volta senza poterla toccare perché sedata e attaccata ai macchinari e passo 14 lunghissimi giorni in quel reparto.

Ho letto di recente la storia della ragazza di 22 anni, a me è successa la stessa cosa, sono solo stata più fortunata.

In 14 giorni di neonatologia ho sentito decine di storie che MAI avrei immaginato, ho sempre creduto che avere un figlio per una donna fosse la cosa più naturale del mondo ed invece ho scoperto che non sempre è così.

La cosa che dico sempre alle donne in gravidanza è di non temere di essere assillanti, seguite il vostro istinto e non pensateci nemmeno 2 minuti…correte in ospedale appena avete un strana sensazione….fidatevi di voi stesse prima di tutto!

Jessica S.


Come avrete potuto leggere sono esperienze molto diverse tra loro, l’ unico filo conduttore che accomuna è il cesareo d’ urgenza.

Il punto sul quale mi soffermerei, e che vorrei far arrivare a tutte voi, è che in fondo, non importa come nasca un bambino ma solo ed esclusivamente che tutto sia andato per il meglio. Non ci sono mamme più brave o meno brave solo perchè non hanno potuto avere la possibilità di fare un parto naturale, tanto più che la scelta è stata dettata non per capriccio personale, ma, per la protezione della vostra vita e quella del vostro bambino.

Vuoi condividere con le altre mamme il racconto del tuo parto? SCRIVIMI e non dimenticarti di allegare una foto in formato jpg e se preferisci rimanere anonima oppure posso pubblicare il tuo nome!

Un pensiero riguardo “Cesareo d’ urgenza: i racconti delle mamme.

  1. Sono una mamma da primo parto cesareo con urgenza, secondo parto cesareo e terzo parto cesareo….diventata nonna dopo due parti cesarei….e pensare che al mio primo parto ci ho ripensato e ripensato e non mi andava proprio giu’, ….volevo farlo naturale!!! Ora l’esperienza mi ha fatto capire tante cose…prima di tutto la sicurezza per la mamma e il bimbo!

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