Accade a Greve in Chianti, in Toscana.
A causa di una grave malattia contratta a due anni Lia non può essere immunizzata . Nella sua classe di prima elementare, però, otto bambini su diciotto non hanno fatto le vaccinazioni previste dal piano vaccinale.
Lo sfogo di mamma Corinna Verniani nel Gruppo:
20.01.2016 -“Scusate se uso questo spazio, ma oggi sono piuttosto arrabbiata! La mia prima bambina frequenta la prima elementare e stamani mi ha chiamata la dirigente scolastica per sapere, e la ringrazio per l’interesse, se era tutto a posto; dato che la bambina ha un simpatico immunodeficit e nonostante tutti i nostri sforzi per informare i genitori sembrerebbe che addirittura in classe di mia figlia su 18 bambini almeno OTTO (e sono quelli certi) non hanno mai ricevuto alcuna vaccinazione è stata ventilata l’ipotesi, se lo ritenessi necessario, che io tenga mia figlia a casa e le fornisca istruzione privata… Cosa dovrei rispondere?”
“Il fatto è che mia figlia è più a rischio per determinati patogeni ed è anche più a rischio di complicanze e siccome già c’è stata tanto in ospedale per colpa di un virus, e si è salvata solo per fortuna, vorrei cercare di non dovercela riportare per malattie che potrebbero tranquillamente essere prevenute..”
È affetta da un’immunodeficienza che le impedisce di sottoporsi al «richiamo» contro morbillo, parotite, rosolia e varicella per colpa di una grave forma di mononucleosi infettiva che la contagiò a 2 anni e da cui si scatenò un’encefalite che rischiò seriamente di portarsi via la piccola.
Oggi Lia è una bambina perfettamente sana, se si esclude la parziale sordità a un orecchio e l’immunodeficienza che si è instaurata dopo l’encefalite.
I suoi genitori vorrebbero tanto vaccinarla, ma la cosa, a detta dei medici, è rischiosa per la salute della bambina.
Proprio per evitare di creare gravi difficoltà ai bambini immunodepressi, è buona norma far eseguire la vaccinazione a tutti i bambini sani, in questo modo viene eliminato il rischio di contrarre e diffondere una delle malattie virali.
La vaccinazione deve essere un atto d’amore verso quei bambini che non possono ne contrarre la malattia ne tantomeno essere vaccinati.
Vale di più il diritto all’ istruzione o quello alla salute?
SOLIDARIETA’ dalle MAMME:
Gaia M.: Vorrei tanto che la proposta di obbligare tutti i genitori a vaccinare passasse
Perché ci deve rimettere tua figlia?? Vergognoso..
Tiziana P.: Denunci la scuola. Segnalazioni alla asl. Stessero a casa i non vaccinati. Ma roba da matti. Questa è discriminazione verso una persona che NON può scegliere. Ma scherziamo?
Maddalena C.L.: non si può avere libertà di scelta su questo: è come dire che ci sono le strisce pedonali per dare un’indicazione, un suggerimento, ma poi se vuoi attraversi lì, se no attraversi altrove: libertà di scelta.
Claudia C.: Io capisco benissimo la situazione,ma va gestita in modo più ragionale,secondo me dovrebbe chiedere appuntamento con la dirigente e muoversi con lei sul da farsi,ma fino a quando non cambiano le leggi le mamme che non vaccinano posso continuare a non vaccinare.
Tiziana P.: Claudia libertà di scelta finché il popolo ha Buon senso. Uno stato che funzioni non deve garantire la libertà di scelta proprio di tutti, ma deve tutelare i deboli. in questo caso il debole è la bambina in questione.
Claudia B.: Non ci credo!! Ma siamo nell’era del progresso medico! Torniamo indietro a quando si moriva d influenza?? Ma chi non vuole fare i vaccini si tenesse o figli a casa…
Liana T.: Solleva un polverone…la libertà altrui finisce là dove vengono calpestati i diritti degli altri e la scuola è un diritto di tua figlia, come lo è non rischiare tutti i giorni di ammalarsi di malattie evitabili coi vaccini. Che si organizzino loro con la maestra a casa!!! Robe da matti…
Silvia P.: Un motivo per cui ho vaccinato è proprio perché mi sembrava giusto nei confronti dei bimbi che rischiano di più e che non possono vaccinarsi. Non so che dire…
Daniela G.: e poi leggo post di mamme disperate che sono in ospedale e i loro bimbi lottano contro la.pertosse .. o altre malattie … ma.ci rendiamo conto??? io ebbi la.pertosse . ma parlo di 40 anni fa . E ancora adesso ne porto le conseguenze. quindi facciamola finita con tutte queste iniziative e della cura fai -da -te. esistono bravissimi medici che svolgono il loro mestiere con coscIenza . non mettiamoci noi al loro posto a ognuno il proprio lavoro.
Cecilia M.: Mi informerei su eventuali istituti privati e sulla loro situazione quanto a % di bimbi vaccinati nelle classi di riferimento… e se trovo una situazione accettabile, e se al contempo la corazzata pubblica non si smuove… sposterei la bimba là, andando per vie legali affinché lo Stato, che diversamente non tutela la salute di tua figlia, si accolli le spese della retta.
Vanessa F.: Io sono assolutamente pro vaccino…vista lo nostra esperienza a 40 giorni di vita! Tutto questo caos è solo disinformazione…Ma non capiscono che fanno del male a altre persone non vaccinando?Mi dispiace tanto per la tua bimba…e spero che si trovi assolutamente una soluzione….roba da preistoria veramente!
Ingrid I.: Concordo: viene violato un diritto sacrosanto di tua figlia, oltre al vostro diritto di non poter fruire della scuola pubblica. Credo occorra seriamente creare precedenti affinché si interrompa questo ciclo di incoscienza mista ad arroganza.
Monica C.: È ora di entrare a gamba tesa su questa strumentalizzazione, perché chi non vaccina dice che non si può non accettare che loro non vadano a scuola per il diritto all’istruzione. È allora spiegassero come mai secondo loro loro hanno diritto all’istruzione a scuola e tua figlia no. Non si chiama anche il suo così?
Giorgia C.: ecco quello che chiamano “sarò libera di fare ciò che voglio” io lo chiamo “incidere sulla libertà di tua figlia”. non ho consigli purtroppo, ma solo solidarietà.
Intanto la mamma di Lia, che non ci pensa nemmeno a far studiare la bambina a casa, ha deciso, d’accordo con i dottori del Meyer, di ricoverare la bambina per qualche giorno e di farle fare il richiamo delle vaccinazioni, sia pure in una dose ridotta. «So che mia figlia potrà avere qualche disturbo, ma mi fido dei medici che le hanno già salvato la vita una volta e che non la esporrebbero a rischi gravi».
LA MAMMA AGGIUNGE:
“Ho intenzione di mandarla a scuola perché ho promesso in primis a mia figlia che la vita non le avrebbe più fatto brutti scherzi e ho promesso a me di andare avanti come se il male non l’avesse toccata. Cercheremo di proteggerla al meglio con i bravissimi medici che la seguono e continuerò a “rompere” per i vaccini perché veramente chi sceglie di non farli non si rende conto di cosa può rischiare.”
Nel frattempo, mamma Alice Pignatti che aveva lanciato ad ottobre la petizione (clicca QUI) per reintrodurre l’ obbligo vaccinale per l’ entrata negli Istituti Scolastici scrive su facebook:
“Quando a ottobre parlavo di categorie deboli, che devono essere protette, non mi riferivo naturalmente solo ai neonati. Ecco di chi si parla (anche).
E che una preside proponga “di farla studiare a casa” o che tiri in ballo le “presunte complicanze che ha avuto il figlio a sua volta da piccolo” mi puzza un tantino di posizione antivax spinta da parte di questa preside che, forse per ragioni personali, tutela chi decide di non vaccinare ma se ne frega bellamente di chi invece vorrebbe andare a scuola in sicurezza.
A suo tempo la petizione venne accusata di essere anticostituzionale; ora io chiedo a voi, paladini della costituzione, è costituzionale che Lia non possa andare a scuola grazie alla vostra irresponsabilità?
Grazie Corinna per averci raccontato la tua storia.”
PERCHE’ VACCINARE? CLICCA QUI
..un po’di anni fa, in accompagnamento alla domanda di iscriZione alla scuola dell’infanzia, si forniva obbligatoriamente il certificato delle vaccinazioni. …Chi è perché ha tolto questo obbligo?
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Le vaccinazioni sono obbligatorie per legge.
Vai di denunce senza pietà contro i genitori, la dirigente scolastica, i dirigenti usl per mancata vigilanza del rispetto della legge italiana.
Senza pietà. Se qualcuno deve usare istruzione privata è la persona che SCEGLIE di non vaccinare non chi è obbligato a non farlo.
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la vaccinazione per il morbillo la parotite la rosolia e men che meno la varicella, non sono obbligatorie per legge. La scuola non sta vietando alla bambina di frequentare. Le sta solo dicendo che la situazione in classe è quella. Anzi, direi che la preside doveva farsi i fatti suoi e non comunicare neanche che c’erano bambini non vaccinati perché non sono fatti suoi.
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Questo ora è l’eccesso!!non mi pare giusto che per le scelte di altri una bimba non può andare a scuola!
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