I GIOCHI DI UNA VOLTA da proporre ai bambini.

Una cosa è certa, oggigiorno i ragazzi stanno troppo tempo nascosti dietro al monitor di un pc, con in mano un tablet o davanti ad una televisione piuttosto che trascorrere del tempo in compagnia fuori, all’aria aperta. Figli di un’altra generazione, figli di un altro mondo..dell’era digitale.gesso.jpg

Ripeschiamo dalla memoria i nostri giochi dell’infanzia e proviamo ad insegnarli ai nostri bambini!

I tempi passati erano diversi, sia per gli adulti che per i bambini: ci si riuniva nelle stradine, o nei cortili di casa dove c’era poco traffico e si giocava con quello che si trovava. Bastava un albero, un cespuglio, una palla, una pietra, in realtà era sufficiente che ci fossero degli amici, anche dei bambini che si conoscevano poco e si giocava favorendo la socializzazione, lo scambio culturale e si rimaneva sempre in continuo movimento. C’ era il piacere di fare parte del gruppo, di mettersi alla prova riuscendo a superare le difficoltà, una “pacca sulla spalla” e un sorriso erano sempre all’ordine del giorno. CHE TEMPI!

Guardo i miei figli, stanno ignorando giochi meravigliosi con cui ci siamo divertiti noi genitori e mi piacerebbe che potessero apprendere e sperimentare da vicino quali erano i nostri passatempi, sarebbe bello riproporli. CHE NE DITE? Provo a metterne alcuni che ricordo della mia infanzia:

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NASCONDINO: Mitico! Noto anche come “Rimpiattino” è un gioco povero fatto di nulla ma col quale ci si divertiva tantissimo. Scelta la cosiddetta “tana”, che poteva essere un albero, un muretto, un angolino si provvedeva a designare chi doveva “fare la conta”. Doveva poi contare ad occhi chiusi fino ad un numero concordato tutti insieme (10, 20, 40, o anche di più) mentre gli altri partecipanti al gioco dovevano nascondersi. Una volta concluso di contare poteva iniziare a cercare i compagni di gioco. Avvistatone uno doveva correre fulmineamente verso la “tana” insieme al giocatore appena scoperto. Il primo dei due che raggiungeva la “tana” doveva toccarla e gridare “TANA!”. Poi doveva cercare gli altri e se per caso qualcuno gridava “tana libera tutti”, doveva ricominciare sempre lo stesso giocatore designato prima con la conta.

Un due tre stella! Si gioca in gruppo, quindi potete reclutare anche i nonni in quest’impresa. Dunque, fatta la conta e trovato “il battitore” deve mettersi girato di spalle possibilmente vicino ad un muro. Il gruppo di bambini si piazza a 10 metri : si attende qualche secondo poi deve dire uun…, duu…e… tre stella! girandosi di scatto. Chi viene sorpreso in movimento viene ricacciato in fondo, chi viene pescato due volte è fuori. Naturalmente chi si blocca deve stare immobile fino al momento della ripresa del gioco (il battitore ha tempo fino a tre minuti per riprendere: quindi può fissare, cercare di far ridere le “statue” (senza toccarle !) Chi “crolla è fuori. L’obiettivo è arrivare a sostituire il battitore e toccare il muro senza essere eliminati e chi per primo riuscirà , dovrà gridare:“stellone!”.

ACQUA, FUOCO E FUOCHINO: E’ un gioco semplicissimo, occorre un qualsiasi piccolo oggetto. Si coprono gli occhi con una benda ad un bambino, mentre un altro bambino nasconde l’oggetto stando attento a non fare rumore. Si toglie la benda al bambino ed a questo punto il gruppo degli altri bambini lo aiuta a ritrovarlo utilizzando le parole “acqua… acqua ” se chi cerca è lontano dall’ oggetto, “fuochino …. fuochino” se si sta pian pianino avvicinando; “fuoco… fuoco” se è vicinissimo. A questo punto si deve cercare quando si sente la parola fuoco finché lo avrà trovato. Io aggiungevo sempre FUOCHISSIMO, dopo averlo trovato si potrà ripartire con un altro giocatore. E’ questo un gioco che si pratica all’aperto ma anche al chiuso.elastrico1.jpg

L’elastico! Sicuramente uno dei giochi preferiti da noi bambine ma si cimentavano anche i maschietti. Non era solo divertente, ma aiutava anche a consolidare le abilità atletiche. Tutti, almeno una volta nella vita, hanno provato a giocare con l’elastico. Tenuto dai due bambini, ma se mancava un bambino non era un problema perchè c’erano le sedie che aiutavano o qualsiasi altra cosa, (prima alle caviglie, poi al ginocchio, quindi sull’anca, sulla vita, sotto le spalle, sopra la testa) e dentro a cui un terzo bimbo (ma anche in due) doveva saltare, con passi sempre più complicati e difficoltà crescente determinata dal progressivo alzarsi dell’elastico. Si poteva scegliere con salto a piedi uniti, con rimbalzo, senza rimbalzo..Lo scopo del gioco è riuscire a calpestare l’elastico fino alla fine, pena il passare il turno e iniziare daccapo. La canzoncina recitava più o meno così “Arancia, limone mandarino, fragola banana…” non la ricordo per bene..Qualcuno può illuminarmi?

Strega comanda colore! Quanto lo adoravo! Si nomina una strega. Che deve scegliere un colore al grido di “strega comanda color…. ROSSOO!”. Tutti i bimbi devono correre a cercare il coloro nominato dalla strega e toccarlo. Perde chi non riesce a trovarlo e viene ‘toccato’ dalla strega. settimana

GIOCO DELLA SETTIMANA: Si poteva giocare per ore intere senza annoiarsi mai. Questo è un gioco antichissimo, simbolo dei giochi in cortile di una volta. Con un gessetto o una pietra di quelle porose facilmente reperibili nella terra, si disegna una sorta di scacchiera alternando le caselle rettangolari a due numeri e uno. Poi si tira un sassolino. Ogni bambino dovrà fare saltare all’inizio su due piedi dove c’è il sasso saltarlo solo con un piede. L’ultima casella era a semicerchio, e lì, invece, bisognava girarsi per completare il percorso rifacendolo a ritroso. Il bello è che la difficoltà man mano che tutti lanciavano i sassi aumentava e c’erano grandi sfide maschi contro femmine. L’obiettivo era arrivare alla fine della campana e uscirne senza sbagliare a saltare.

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Tiro alla fune: Questo lo conoscete tutti vero? Spesso si gioca in spiaggia ma è possibile farlo anche sul prato! Il tiro alla fune consiste nel dividere i bambini in due squadre (cercate di dividerle bene anche a seconda del peso e della statura devono più o meno essere equilibrate), ciascuna delle quali tiene un’estremità della fune. Si stabilisce un centro virtuale fissato con un segno sul terreno. Ogni squadra deve tirare con forza dalla propria parte nel tentativo di far oltrepassare alla squadra avversaria il centro. Attenzione agli scherzi! 

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Il gioco delle sedie: E’ un gioco classico, che qualche volta si usa tutt’ora nelle feste di compleanno. Si mettono al centro della stanza delle sedie, una in meno rispetto ai giocatori (se i giocatori sono 6 le sedie sono 5), si accende il pc, lo stereo o si accende il cellulare e si fa partire la musica. Quando si interrompe tutti si devono sedere. Chi rimane in piedi esce portandosi via una sedia! Una variante molto simpatica è quella con i cerchi al posto delle sedie.

Dopo questo bel ripasso di giochi “inusuali” tra i nostri figli, ma pur sempre divertenti e stimolanti, non ci resta che ingaggiare amici e parenti!  In fondo, i giochi di cooperazione, velocità, di strategia, di regole sono sempre educativi e aiutano il corpo e la mente ad essere belli attivi e creativi oltre a sviluppare molteplici capacità motorie.

Il gioco da sempre stimola l’inventiva, la curiosità, la manualità e l’ingegno. Quindi, ora basta con le chiacchiere, e che i giochi abbiano inizio! E non date peso agli anni che passano…

 


 

Elastico per saltare solo 3,20 euro

Zoghi de ‘na volta. Divertimenti e giochi al tempo dei nonni

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