L’alimentazione post partum deve essere varia e bilanciata con un buon equilibrio nutrizionale, che porti a soddisfare le richieste dell’organismo. Ecco tutti i consigli dell’esperta!
Nella mia libera professione ed anche nelle parole delle mamme del gruppo ho spesso riscontrato nelle donne alcune richieste comuni. In particolare la necessità di essere snelle o di ritornare al peso pregravidico. Inoltre sono piuttosto frequenti alcuni disturbi di diverso tipo come emicrania, sindrome del colon irritabile, perdita di capelli o ritenzione idrica.
Il sovrappeso, la ritenzione idrica, emicrania e tanti altri sintomi riportati non sono altro che la manifestazione di qualche meccanismo fisiologico che non funziona come dovrebbe. Molto spesso questi meccanismi vengono influenzati dall’alimentazione e lo stile di vita che noi seguiamo. Il sovrappeso, ad esempio, è uno squilibrio fra entrate ed uscite, quindi fra calorie introdotte e dispendio energetico e lo stress può essere attenuato da alimentazione corretta e attività fisica frequente.
La ricerca di diete drastiche ipocaloriche che promettono di far perdere peso in tempi brevi non aiuta questa sintomatologia: non rispondono correttamente ai nostri bisogni e al contrario creano nel nostro organismo uno squilibrio, uno stress.
Può sembrare un concetto banale ma viene spesso sottovalutato: è fondamentale partire ascoltando ciò che ci dice il nostro organismo. È bene partire dal concetto che per raggiungere il benessere psico-fisico è necessario un buon equilibrio, anche nutrizionale, che porti a soddisfare le richieste dell’organismo.
Nella donna, ancora di più rispetto all’uomo, queste richieste mutano più volte nelle varie fasi della vita: partendo dall’adolescenza, e continuando con la gravidanza, l’allattamento e menopausa.
Può quindi facilmente capitare di non riuscire a soddisfare in modo sufficiente le necessità nutrizionali e sviluppare una carenza. La carenza di micronutrienti specifici può provocare malfunzionamenti dei processi fisiologici fondamentali che avvengono nel nostro organismo.
Inoltre le donne hanno una responsabilità in più: già attraverso l’alimentazione in gravidanza e durante l’allattamento si è visto che si pongono le basi dell’alimentazione futura del loro bambino. Durante l’allattamento possono essere frequenti carenze nutrizionali anche importanti: è bene sapere che non è possibile fare diete dimagranti in questo periodo, anzi è necessario introdurre attraverso il cibo tutti i nutrienti necessari.
Il mio consiglio è proprio quello di cominciare a prendersi cura di sé stesse cominciando dall’alimentazione e da alcuni buoni propositi:
1) Imparare a conoscere il proprio senso di sazietà o di fame. Se si ha l’abitudine di spiluccare o mangiare per stress, è bene individuare i momenti in cui questo accade e programmare altre attività, come giocare con i bambini o fare una passeggiata o tenere a portata di mano alimenti ipocalorici;
2) Aumentare il dispendio energetico giornaliero attraverso passeggiate quotidiane di almeno 30 minuti (e nel weekend anche di 1 ora);
3) Mantenere una corretta idratazione attraverso l’introduzione di almeno 2 litri di acqua al giorno, quindi circa 10-12 bicchieri al giorno. Iniziate con 1-2 bicchieri appena sveglie, 1-2 a metà mattina e metà pomeriggio e 3 bicchieri ai pasti;
4) Curare la spesa e il menù settimanale. L’organizzazione permette di ridurre i tempi necessari per curare l’alimentazione della famiglia. Possono essere strategie vincenti: stilare un menù settimanale e quindi una lista della spesa, non fare mai la spesa a stomaco vuoto (diversi studi hanno evidenziato che questo porta a comprare più cibi spazzatura), non cadere vittima delle offerte di cibi non salutari, sfruttare invece le promozioni di cibi sani;
5) Variare l’alimentazione e ritornare ad un modello di tipo mediterraneo. Nessun cibo è vietato se consumato con una giusta frequenza ed adeguate porzioni. È bene scegliere prodotti di stagione, cibi freschi, poco elaborati e variarli il più possibile. Tornare ad uno stile di vita mediterraneo significa introdurre nella nostra quotidianità cereali integrali, pesce, legumi, frutta secca, verdura e frutta e inserire in una giusta frequenza settimanale cibi ricchi di zuccheri, carne, formaggi, uova e salumi.
Spesso è necessaria una guida per riequilibrare l’alimentazione di una famiglia: il consiglio è quello di rivolgersi solo a professionisti della salute qualificati, che abbiano quindi seguito un percorso universitario adeguato, che non propongano soluzione drastiche e che basino le loro affermazioni solo su evidenze scientifiche recenti.
Dott.ssa Claudia Cambria – Dietista
E-mail Studio Dietistico Castiglione
TI PIACE QUESTO ARTICOLO?Allora CLICCA MI PIACE SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK e condividi!