“Sono tutti come me, li nessuno riesce a stare seduto!”- la storia di Gillian

Si chiama Gillian Lynne oggi ha più di 80 anni . È una coreografa famosa in tutto il mondo. Ha fatto “Cats” e “Phantom of the Opera” è produttrice di spettacoli per la Royal Opera House, l’English National Opera e la Royal Shakespeare Company. Quando era a scuola le cose andavano male, era senza speranza, si distraeva spesso e non riusciva a stare ferma.  Gli insegnanti pensavano che avesse problemi di apprendimento. E le consigliarono uno specialista.
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Gillian è una bambina di sette anni ed a scuola non riesce a stare seduta.
Si alza continuamente, si distrae, vola con i pensieri e non segue le lezioni.
I suoi insegnanti si preoccupano, la puniscono, la sgridano, premiano le poche volte in cui è attenta ma nulla, Gillian non sa stare seduta e non riesce a stare attenta.
Non era capace di concentrarsi, diventava nervosa. Quando torna a casa anche la mamma la punisce.
La mamma pensa che non può mica far finta di nulla davanti al comportamento della bimba. E così Gillian non solo prende ogni giorno brutti voti e punizioni a scuola ma li prende anche a casa, come se non fosse già una punizione ed una umiliazione il brutto voto e la sgridata davanti a tutti i compagni “Bravi”.
Un giorno la madre di Gillian viene chiamata a scuola.
La signora, triste come chi aspetta brutte notizie, prende la bambina per mano e si reca a scuola, nella stanza dei colloqui. Le insegnanti parlano di malattia, di un disturbo evidente della bambina. Ma siamo attorno al 1930 e non esiste ancora l’iperattività altrimenti forse qualcuno avrebbe dato un farmaco alla piccola Gillian stroncando, forse, sul nascere la sua splendida carriera e privando il mondo di un talento unico.
Durante il colloquio arriva un vecchio insegnante che conosce la bambina e la sua storia.
Chiede a tutti gli adulti, madre e colleghe, di seguirlo in una stanza attigua da dove si possa ancora vedere la bambina. Andando via dice alla bimba di avere un po’ di pazienza che torneranno subito e le accende una vecchia radio con musica di sottofondo. Come la bimba si trova sola nella stanza immediatamente si alza e comincia a muoversi su e giù inseguendo con i piedi ed il cuore la musica nell’aria.
Il vecchio insegnante sorride e mentre le colleghe e la madre lo guardano tra il perplesso e il compassionevole, come spesso si fa con i vecchi, lui esclama:
“Vedete Gillian non è malata, Gillian è una ballerina!”.
Consiglia alla madre di iscriverla ad un corso di ballo ed alle colleghe di farla ballare ogni tanto. La donna rimane colpita da quella provocazione e, il giorno seguente, iscrive sua figlia a un corso di danza.
La gioia di Gillian è infinita, aveva scoperto la sua passione e aveva trovato tante amichette . Quando torna a casa alla mamma racconta la sua prima lezione dicendo solo: “Sono tutti come me, li nessuno riesce a stare seduto!”
Non smise mai di ballare e frequentò scuole prestigiose.

Nel 1981, dopo una bellissima carriera da ballerina, dopo aver aperto una sua accademia di ballo, dopo aver ricevuto riconoscimenti internazionali per la sua arte Gillian Lynne sarà la coreografa del musical Cats.
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Voglio proporvi, per riflettere ulteriormente il video di Ken Robinson, scrittore e uno dei massimi esperti di educazione al mondo. Il suo discorso divertente e toccante, è stato visto da oltre 33 milioni di persone in tutto il mondo. Ken Robinson dice che la scuola uccide la creatività e che abbiamo bisogno di un sistema educativo che la nutre (anziché metterla a repentaglio).. E VOI COSA NE PENSATE?

La scuola uccide la creatività

«Noi cresciamo con il terrore di sbagliare e gestiamo anche così le nostre aziende e la nostra vita. Il nostro sistema educativo toglie alle persone la loro capacità creativa. Noi cresciamo con il terrore di sbagliare e gestiamo anche così le nostre aziende e la nostra vita. E ora di creare qualcosa di innovativo. I bambini hanno tutti un grande talento e noi lo sprechiamo. Sbagliano e la scuola colpevolizza chi fa errori» spiega Robinson.

 L’immaginazione dei bambini

«Recentemente ho sentito una bella storia – racconta Robson – di una ragazzina durante una lezione di disegno. Aveva 6 anni, era seduta in fondo e disegnava. L’insegnante diceva che questa ragazzina di solito non stava attenta, ma in questa lezione invece sì. L’insegnante era affascinata, andò da lei e le chiese: “Che cosa stai disegnando?”. E la ragazzina rispose: “Sto disegnando Dio”. E l’insegnante disse: “Ma nessuno sa che aspetto abbia”. E la ragazzina: “Lo sapranno tra poco”».

Un sistema educativo che allontana dalla passioni

«Il nostro sistema educativo è basato sulle abilità accademiche. Un sistema in cui le discipline più utili per il lavoro sono in cima. Voi probabilmente siete stati allontanati da cose che vi piacevano da bambini a scuola, sulla base che non avreste mai trovato un lavoro facendo quello, no? Non fare musica, non diventerai un musicista; non fare arte, non sarai un artista. Avvisi profondamente sbagliati. E la conseguenza è che tante persone di talento, persone brillanti, creative, credono di non esserlo».

Un bacio a tutti i bambini diversi. Augurando loro di trovare nel loro cammino degli adulti capaci di accoglierli ed accettarli per ciò che sono e non per ciò che a loro manca.


2 pensieri riguardo ““Sono tutti come me, li nessuno riesce a stare seduto!”- la storia di Gillian

  1. Emozionante… penso alla mia bambina, al suo mondo a come le maestre mi dicono “dobbiamo metterla su un palco”. Alle volte pensiamo di essere sbagliati invece è il luogo che ci sta intorno a esserlo.

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