Non mangia niente o quasi nulla, sono in crisi

“Ora sono in crisi seria. Carlo rifiuta la pasta. Sono due/tre giorni che non mangia quasi nulla. No, ditemi voi perché io sono nello sconforto più totale. Oggi chiamo anche la pediatra” – Tra i motivi per cui le mamme si rivolgono ai pediatri , quello relativo allo scarso appetito è sicuramente uno dei più frequenti.

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Sicuramente l’appetito è spesso un parametro fondamentale con il quale si può capire lo stato di benessere di un bambino. I pediatri sanno che il primo segno dell’inizio della guarigione da una malattia è la ripresa di mangiare con gusto. Ma, non è sempre detto infatti anche a me è successo di avere i bambini con la febbre ma con un buon appetito.

Il problema è riuscire a tranquillizzare in modo efficace le mamme sul fatto che qualche volta i bambini possono anche “mangiare di meno” o con meno voglia degli altri giorni. D’altronde succede anche a noi adulti.

E poi meno di che cosa? Perché il problema è nell’intuire cosa intendono alcuni genitori per mangiare “meno” o “poco” o addirittura “quasi nulla”.

Oggi i bambini devono crescere non solo sani e belli ma anche felici
La felicità di un bambino nasce dalla capacità dei genitori di saperlo ascoltare

Con la definizione “non mangia niente o pochissimo” si fa riferimento a situazioni che nulla hanno a che fare con la mancanza di appetito. Per esempio: ”non mangia frutta e verdura” – “non fa merenda” – “non mangia quello che gli preparo e vuol mangiare quello che vuole lui” – “non vuole la pasta” ecc. “.

La cosa stupefacente è che ci si dimentica di scrivere le cose che si credono di poca importanza. Cosa ha mangiato a colazione? Ha bevuto il latte con i biscotti? Una fetta biscottata con la nutella o la marmellata? Ha fatto un mini spuntino durante la giornata? Se lo fai notare ti ribattono ”sì, però a pranzo avevo preparato la verdura o la macedonia e non l’ha mangiata”.

“Una ricerca americana ha dimostrato che un bimbo di 2 anni e mezzo di fronte a una tavola piena di leccornie è perfettamente in grado di selezionare i cibi che gli fanno bene e la quantità adeguata a lui. Quindi, se il piccolo è lasciato libero di esprimersi, impara ad autoregolarsi, altrimenti le pressioni dell’adulto bloccano questo normale processo di autonomia e riconoscimento del sé”.

In altre parole, il bimbo impara a distinguere la sua percezione della fame se gli è permesso sperimentare senza che il ritmo sia invece imposto dall’adulto.

Insomma con la frase “non mangia niente” molto spesso la mamma intende che il bambino non mangia quello che lei ritiene che debba mangiare, quello che il menù mammesco ha stabilito per quel giorno. Proviamo a lasciare libero il bambino di avere più o meno appetito. Lasciamolo pure che per un certo periodo mangi poco portiamolo il più possibile fuori all’aria aperta a giocare, se sono più grandicelli puntiamo sullo sport, passato qualche tempo sicuramente riprenderanno ad avere appetito.

Esistono medicine che fanno venire l’appetito? NO! Non esistono farmaci innocui che stimolano l’appetito. In effetti esistono farmaci che aumentano l’appetito, ma sono farmaci che entrano nella categoria del doping. Spero che nessun genitore voglia “dopare” i propri figli per l’appetito!!!

Bravo quel pediatra che con molta pazienza fa opera di convincimento e di tranquillizzazione sulla mamma, indicandole quali sono gli errori da evitare e chiarendo che, se il bambino è in buone condizioni generali, lo scarso appetito non è un problema.

Per finire mi sta a cuore dirvi : ricordate che i bambini “mangiano per vivere” e non vivono per mangiare. Quando, con la crescita, il comportamento dettato dall’istinto viene sostituito da quello dettato dalla razionalità, il bambino, se riceve una cattiva educazione alimentare, può incominciare a “vivere per mangiare”. Dott. Giuseppe Ferrari pediatra e docente universitario

Nel corso dell’età pediatrica è normale che esistano momenti in cui i bambini mangiano con meno gusto. Questi sono sempre seguiti dalla ripresa spontanea dell’appetito. Importante è che tutte le altre funzioni siano normali: normale crescita, normale vivacità, normale forza, normale umore.

Una mamma risponde: Marinella A.: Guarda posso solo dirti che mia figlia, 3 anni e mezzo, da novembre a maggio da quando ha iniziato lo svezzamento mangia si e no una volta al giorno…ha una crescita costante, la pediatra mi dice: poco ma cresce, se ha energia,non è deperita, salta a gioca non preoccuparti. Pesa 12 kg e mezzo ed ha messo un anno per prendere un kg


Libro consigliato: I BAMBINI CRESCONO NONOSTANTE GLI ADULTI – “Ogni mamma ha il bambino che si merita”. Illustre pediatra con cinquant’anni di esperienza alle spalle, Giuseppe Ferrari ha il coraggio di dire quello che altri si limitano a pensare: molto spesso i problemi dei figli sono creati dai genitori, con i loro complessi, i dubbi amletici, le insicurezze, le proiezioni di sé.”


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