“Ogni anno solo in Europa nascono 15 bambini affetti da una gravissima immunodeficienza congenita, chiamata ADA. Il loro destino è tragico, perché il loro sistema immune non riesce a difenderli dalle infezioni: o la morte entro i primi due anni o il vivere dentro una bolla sterile.” – inizia così il post del Prof. Burioni sulla sua Pagina facebook dove ci spiega, con parole molto semplici, quale impatto concreto ha la scienza e la ricerca nei giorni nostri. La ricerca scientifica è una delle protagoniste della lotta quotidiana di medici e ricercatori per sconfiggere numerose malattie e in essa sono riposte le speranze di migliaia di pazienti.
Continua: “Il più famoso di questi sfortunati malati con gravissime immunodeficienze congenite è David Vetter: visse dentro una bolla sterile senza mai potere entrare in contatto con il mondo e quando tentarono di curarlo, a 12 anni, morì.
Per tutti questi malati non c’era alcuna speranza. Ma la scienza fa passi da gigante e i miei amici e colleghi Alessandro Aiuti e Luigi Naldini, insieme ai loro collaboratori, sono riusciti a mettere a punto una terapia genica che, applicata a 18 bimbi affetti da questa terribile malattia, li ha salvati. Sono tutti vivi, all’aria aperta, e stanno bene.
Il motivo per cui per una volta non scrivo di vaccini è perché proprio in questi giorni è stata autorizzata la messa in commercio dello Strimvelis, il farmaco che si usa in questa fantastica terapia genica che salva la vita a dei bambini altrimenti condannati a morte. I malati saranno curati qui al San Raffaele, dove questo nuovo farmaco è stato inventato, messo a punto, sperimentato e validato. Una storia tutta italiana di scienziati e medici che il mondo ci invidia e che non sono per nulla in fuga, anzi sono ben stabili qui a Milano con numerosi e bravissimi allievi che vengono da tutto il mondo per imparare da loro.
Il percorso della scienza è lungo, difficile, richiede sacrificio, studio e risorse. Non prevede scorciatoie e impone pazienza e rigore assoluto. Ma alla fine – a differenza delle balle dei cialtroni – è capace di salvare la vita a dei bambini altrimenti condannati a morte e fargli vivere un’esistenza sana e felice.
Sono soddisfazioni.
E per me è un motivo di grandissimo orgoglio sapere che tutto questo accade proprio nella mia Università e penso che lo stesso orgoglio debba provarlo ogni italiano nel sapere che tutto il mondo deve al nostro paese questa magnifica novità.
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Nella foto a sinistra, David Vetter nella bolla sterile nella quale è vissuto fino a 12 anni. Nella foto a destra Alessandro Aiuti, Pediatra del San Raffaele che sta insegnando i rudimenti della medicina ad un suo piccolo paziente all’aria aperta.
PS: Alessandro Aiuti, oltre ad essere un medico bravissimo, un professore adorato dagli studenti ed un eminente ricercatore, è un tifoso appassionato della Lazio. La terapia per guarire da quella brutta malattia giallorossa, però, non l’ha ancora trovata.
PPS: per correttezza devo anche affermare che nel team di Luigi Naldini c’è Alessandro Migliara, uno dei miei più bravi studenti che è riuscito ad essere promosso a pieni voti nonostante il suo essere un irriducibile tifoso romanista che non si è piegato neanche davanti alla minaccia di una bocciatura certa.”