W la Nanna: come aiutare i bimbi ad addormentarsi

Molto spesso le mamme ed i papà vivono con difficoltà il momento della nanna, soprattutto quando i loro figli, indipendentemente da quale sia la loro età, faticano ad addormentarsi la sera. La Dott.ssa Rossella Benedicenti (Psicologa – Sessuologa) ci spiega i sintomi, le cause e i trucchi per aiutare il bambino ad addormentarsi serenamente.

sonno

Come prima cosa vorrei rassicuravi: può essere del tutto normale e fisiologico!!

Il quantitativo di ore di sonno e la loro distribuzione cambia a seconda dell’età del bambino e non dobbiamo scordarci che ogni bimbo è una creatura unica e che ognuno, quindi, dorme a modo suo.

Assecondare i bisogni dei bambini non significa però vivere nel caos più totale, è possibile costruire routine rassicuranti ed allo stesso tempo flessibili che con il tempo renderanno più armonico questo momento.

Ecco allora alcuni suggerimenti utili da tenere a mente:

1) Voi e solo voi siete i più grandi esperti di vostro figlio. Cercate di comprendere cosa sta succedendo valutando nel complesso com’è organizzata la vostra routine e non guardando al singolo giorno. In questo potrebbe essere d’aiuto un diario del sonno. A volte i bimbi temono il buio e percepiscono il momento della nanna come un abbandono da parte di mamma e papà. A volte problemi come le colichette o i dentini infastidiscono molto il bambino. Altri, di solito i più grandi, sono sovraeccitati dalle attività che svolgono prima di andare a dormire e, una volta nel lettino, non riescono a chiudere occhio. Comprendere la situazione rassicurerà voi aiutandovi a costruire una bussola per orientarvi meglio.

2) Costruite delle Routine che siano dei veri e propri rituali che si ripetono con costanza e il più possibile alla stessa ora ed allo stesso modo, questo aiuterà ad accompagnare i vostri bimbi al sonno con aiutandoli a rilassarsi e ad addormentarsi sereni. Le routine possono modificarsi con il cambiare delle esigenze e delle capacità del bambino. Ad esempio: Bagnetto e massaggino per i più piccini, cd con dolci melodie e ninnananne, lettura di fiabe ed oggetti transazionali per i più grandicelli. Cercate di trasmettere calma e pace, coccolateli e coccolatevi reciprocamente, fate sentire loro che questa routine è la degna conclusione di un giorno intenso e soddisfacente e non un esilio o un abbandono.

3) Ricordate una corretta igiene del sonno: i fattori ambientali hanno la loro importanza non solo per gli adulti ma anche per i più piccini. La stanza dove dormirà il bambino dovrà essere alla giusta temperatura, potete verificare toccando la nuca se hanno troppo caldo o troppo freddo; i bimbi odiano le costrizioni quindi tutine e pigiamini devono essere confortevoli; la luce deve essere molto soffusa o assente se capite che non è gradita.

4) Ascoltatevi e sostenetevi reciprocamente: spesso il vero problema è l’ansia e l’impazienza dei genitori e la loro stanchezza, non mollate subito la strada che avete scelto perché non da immediatamente dei risultati..i tempi dei bambini sono molto diversi da quelli degli adulti! Condividete il carico di fatica e riposatevi ogni volta che potete.

5) Importanza dell’Alto Contatto: la vicinanza della md e delle figure di riferimento è spesso il rilassante più efficace, non lasciate piangere troppo a lungo il bambino altrimenti il rischio è che confermiate l’ansia abbandonica; inoltre il bambino può arrivare ad essere così disperato da non riuscire più a calmarsi. Valutate dunque strategie come il cosleeping, soprattutto se allattate, e l’uso di fasce e marsupi ergonomici che vi permetteranno di riposare di più in famiglia.

Educare con dolcezza e gradualità all’indipendenza è un diritto. Se la situazione vi preoccupa molto non esitate a contattare Pediatra e Psicologo di fiducia. Buone Nanne a tutti!!


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