La perdita di un figlio è un lutto straziante per un genitore, ma quando quella morte avrebbe potuto essere evitata non possiamo che provare una grande compassione.. Antonella Salimbene è una mamma di Casalmaiocco, provincia di Lodi, ha perso la figlia Azzurra di undici anni perché si è ammalata di meningite. Non era stata vaccinata perché la pediatra, all’epoca, aveva detto che questa malattia non era tanto diffusa. E dice. «La mia pediatra mi aveva dato il biglietto con la proposta della vaccinazione, ma aveva premesso che lei, i suoi bimbi, non li aveva vaccinati per la meningite. “E’ una malattia rara”, aveva detto. E io non ci avevo più pensato».

La sua unica “colpa” (se così si può lontanamente definire) è stata solo quella di ascoltare il consiglio di un medico. Per questo motivo ha piacere di condividere con noi di TSMMama la sua storia, per far aprire gli occhi (e il cuore) a chi ancora è indeciso che vaccinare non sia la cosa migliore per i propri figli…
“Ricordo benissimo il giorno in cui mi accorsi che una nuova vita stava crescendo dentro di me....era una calda mattina di giugno quando alzandomi dal letto mi sentii strana, nauseata, era da tempo che aspettavo di sentirmi così tanto che avevo perso tutte le speranze....quanto avevo desiderato la mia piccola.
Decisi di andare a comprare il test di gravidanza con la paura che anche quella volta ne sarei rimasta delusa, invece no…le due linee erano di colore rosso intenso, rosso come il sangue, come l amore.
La gravidanza andò bene fino alla 35 settimana quando senti un palloncino scoppiare..la mia bimba aveva rotto le acque. Ricordo la corsa in ospedale, il cesareo d’urgenza e la mia bimba che non piangeva perché sofferente ma tanto forte da riuscire a rompere la sacca che da giorni non permetteva n’è il passaggio di ossigeno n’è di alimenti.
Azzurra, questo e il nome della mia principessa, pesava 1,890kg era una bambola: la mia bambola da cullare e da amare per tutta la mia vita.
Azzurra , cresceva con l’amore di tutta la famiglia, degli amici e di tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerla. Ricordo ogni istante passato con lei…ogni sorriso che mi ha donato.
La sua crescita procedeva in modo meraviglioso sotto il controllo della sua pediatra alla quale avevo affidato il mio fiore meraviglioso, alla quale avevo donato il mio cuore da curare e seguire nella crescita. Arrivato il momento delle prime vaccinazioni il mio cuore batteva a mille non per la paura ma per la felicità di poter far fare alla mia piccola la punturina che l’avrebbe preservata da malattie anche mortali.
Eccetto qualche linea di febbre tutto andò per il meglio la mia bimba finalmente era vaccinata.
All’età di 13 mesi quando mi recai dalla pediatra per la visita di crescita durante il controllo del libretto delle vaccinazioni la dottoressa mi disse “signora ci sarebbe da fare il vaccino per il meningococco c” io da ignorante chiesi “scusi?di cosa si tratta ?” lei porgendomi un foglio mi rispose ” è per la meningite ma se la bambina non frequenta il nido può anche non farla perché è una malattia rara”
Io ancora …“ma cosa mi dice di fare?”lei quasi scocciata mi rispose..“io ai miei figli non l’ho far poi veda lei”
Io vestendo la mia piccola pensai” ma se lei non l ha fatto ed è una malattia rara perché farlo…con tante persone figuriamoci se proprio alla mia piccola” Cortesemente salutai e argomento meningite accantonato.
Azzurra cresceva insegnandoci come si fa ad amare in modo incondizionato. Ricordo le volte che mi chiedeva di poter portare a casa una sua amichetta meno fortunata di altre per poterle insegnare a scrivere e farla felice semplicemente facendole una treccia ai suoi lunghi capelli o mettendole lo smalto su quelle manine che sbattevano nel vedere Azzurra..che accarezzavano il suo viso per la felicità di aver trovato una bimba alla quale non interessava il fatto che fosse diversa...le interessava regalare un sorriso.
Mia figlia era bellissima, i suoi occhi da cerbiatta esprimevano emozioni più di 1000 parole le sue mani erano sempre pronte a donare e questo suo essere la rendeva amata da grandi e piccini. Ricordo le nostre passeggiate, i nostri piccoli segreti le nostre mani che si incastravano sprigionando amore…grande amore..
Il 18 marzo 2014 mi sento chiamare dalle insegnanti che informavano che Azzurra stava poco bene di andare a prenderla a scuola. Salita in macchina pensai ..”oggi aveva educazione fisica e la mia pigrona si sarà inventata di stare poco bene”
Mi sbagliavo,Azzurra aveva 38 di febbre ,quindi arrivati a casa le somministrai la tachipirina e tutto andò per il meglio. La mattina seguente alle 7 insieme alla sorellina decisero di chiamare il papà per fargli gli auguri per la sua festa cantandogli una canzoncina, lei aveva ancora 38 di febbre come una comunissima influenza.
Lasciandola con la nonna andai a portare Alessia, sua sorella all’asilo ma tornando mia mamma mi disse che Azzurra aveva vomitato allora decisi di riprovarle la febbre e somministrarle la tachipirina essendo nuovamente a 38. Dopo circa 20 minuti La bimba mi disse “mamma mi scoppia il cervello voglio andare in camera”.
Aspettiamo che faccia effetto la tachipirina e vedrai tutto passerà …nell’andare verso la camera la vidi sbattere al muro…sembrava ubriaca …la presi da dietro le la portai in camera..
Arrivati in prossimità del letto si butto’ a peso morto, a pancia in giù e le dissi “azzu ma che fai” e andai per girarla .La mia piccola aveva gli occhi sbarrati ribaltati ,la schiuma alla bocca e rantolava (ancora oggi sento questo rantolio nel cervello ..ho paura a chiudere gli occhi) Ricordo di averla sbattuta più volte sul letto gridando “azzu ti prego non mi fare spaventare ti prego ho paura…la mamma aspetta il tuo fratellino ti prego” ma nulla…ricordo il suo sguardo fisso.
Arrivata l’ambulanza fu portata subito in ospedale dove i medici hanno fatto il possibile, ricordo che erano tantissimi intorno a lei. Io pregavo pregavo per il mio fiore tanto bello e profumato.
Dopo circa 2 ore i medici mi chiamano e mi informano di aver prelevato il liquor spinale che dal colore torbido fa pensare che la bambina abbia contratto la meningite ma bisognava attendere gli esami per sapere il ceppo.
Meningite? Mi sentii catapultare indietro negli anni a quel giorno in cui la pediatra mi diceva che era una malattia rara e il vaccino non era necessario se non avesse frequentato il nido...io non avevo vaccinato mia figlia..mia figlia stava morendo perché io non l’avevo fatta vaccinare… Mia figlia era in quella stanza gelida sdraiata su un letto nuda avvolta da migliaia di fili perché io avevo deciso su consiglio della dottoressa di non vaccinarla.
Azzurra peggiorava di ora in ora …questo batterio le aveva bruciato il cervello, lei mi stava lasciando perché io non l avevo vaccinata per il meningococco C.
Ricordo che il 20 marzo i medici mi dissero che se la mia principessa non avesse dato cenno di miglioramento in serata le avrebbero staccato i macchinari che mi davano quel briciolo di illusione di poter un giorno vederla sorridere nuovamente.
La mia bimba era bellissima nonostante il suo pallore…le sue occhiaie..lei era la mia bambola…ricordo di averle chiesto mille volte perdono di aver chiesto al Signore di prendere me…di lasciare la mia piccola perché lei aveva ancora molto da donare alla vita…ma nulla alle ore 20 Azzurra ha smesso di vivere e io insieme a lei.
Ancora una volta Azzurra con la sua morte h dimostrato il suo altruismo, lei continua a vivere in altre persone abbiamo donato tutti i suoi organi, tranne le cornee – mentre io sono morta nel cuore quel giorno insieme a lei.
A voi mamme voglio dire che è indescrivibile il dolore che si prova per aver deciso la vita…anzi la morte del proprio figlio. Vi prego vaccinate i vostri figli, fate rivivere Azzurra in ognuno di loro.
Vi abbraccio
Antonella Salimbene“
L’ obiettivo di mamma Antonella è far capire che le vaccinazioni sono sicure, ed evitare così che altri bambini muoiano per una malattia che può essere prevenuta. Il medico, questo, deve essere il primo a garantirlo: non può fare campagna “contro”, è davvero inaccettabile. Speriamo che la storia di Azzurra possa rappresentare un supporto per la diffusione di una coscienza collettiva sull’importanza dei vaccini. CON LA VITA NON SI SCHERZA!
Vi invito inoltre a seguire la Pagina IoVaccino ,il Prof. Burioni e RIV Rete Informazioni Vaccini, fate attenzione a valutare le fonti soprattutto in rete…
che amara tristezza….
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Sì, se penso possa accadere una cosa del genere a mia figlia mi vengono i brividi…..speriamo che questa storia possa arrivare ovunque…
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E con questo mio commento ripeto per l’ennesima volta quello che dico da più di due anni. Si deve fare qualcosa per dare maggiori informazioni a noi genitori. Alla nascita dei bambini insieme a tutti quei buoni, dépliant e prodotti un volantino che spieghi bene cosa significa vaccinare, perché e quali i rischi. A questa donna le è stata detto che è una malattia rara ma se quella piccola percentuale va a finire accanto a un “non vaccinato” per scelta o perché ancora non ha potuto fare il vaccino, le percentuali crescono.
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