Oggi pomeriggio stavo guardando in tv Tagadà, su La7, e mi sono imbattuta in un confronto dove si parlava di un paese della provincia di Rimini – Montefiore Conca. Il sindaco e i suoi cittadini hanno espresso la chiusura all’entrata di nuovi migranti…”Prima i miei concittadini” LA SOLUZIONE? “Gli immigrati devono essere aiutati nel loro paese, presi e riportati nelle loro coste, bisogna riportarli in Africa..”
Ventisette migranti sono arrivati in Valle d’Aosta dalla Sicilia. Si tratta di sei nuclei familiari con donne e 15 bambini, provenienti dall’Iraq.
“Basta sbarchi” “Abbiamo paura se non sono regolari” “Rispediamoli a casa loro” “Non abbiamo le risorse per aiutarli” “Qui gli immigrati non sono graditi e non vogliono lavorare” “Gli immigrati ci tolgono il lavoro” “Si deve pensare prima agli italiani” “Povera Italia invasa dall’Africa! questi sono tutti disertori e non “risorse” fannulloni e fuggiti dalle patrie galere… cosa aspettiamo a rimetterli su un barcone e a rimandarli al loro paese? saranno mantenuti a vita a delinquere e spacciare droga..” “vogliono solo una vita “facile” a spese nostre….non avete ancora capito? non vogliono lavorare ma solo farsi mantenere da noi. E sfruttano i creduloni che li credono rifugiati e oppressi- Considerare l’immigrazione un reato, come se tutti gli immigrati fossero criminali, non è né giusto né civile. Potrei andare avanti con i commenti ma è meglio fermarsi.. Cosa dire? Meno male che siamo nell’anno della misericordia!
Yara Nardi Un’operatrice Croce Rossa sorride a un bimbo appena salvato.
Davvero sono stanca e stufa di sentire sempre i soliti argomenti fritti e rifritti, dibattiti lunghi e privi di sensibilità cristiana ma (guarda caso) con tanto di crocifisso sul tavolino. Davvero credete che saranno loro a rovinare il nostro paese e non la gente ignorante che si basa solo sul sentito dire e cerca di diffondere solo paura?
Davvero pensate che la soluzione sia rimandarli a casa, rispedirli sui loro bei barconi, accompagnarli da dove sono scappati? E secondo voi perché affrontano quei viaggi? Per piacere? Perché vogliono farsi una bella vacanza? Per diventare ricchi? Ve lo siete mai chiesti?
Da dove vengono e da cosa fuggono gli uomini e le donne che partono per raggiungere l’Europa? Secondo i dati dell’Alto commissariato per i rifugiati dell’Onu, il 51 per cento delle persone sbarcate nel 2015 arriva dalla Siria. Il 14 per cento dall’Afghanistan, l’8 per cento dall’Eritrea, il 4 dalla Nigeria, il 3 dall’Iraq, il 2 dalla Somalia. Zone dilaniate da povertà, conflitti e violenze di ogni genere.
E’ vero, anche qui in Italia abbiamo grandissime difficoltà ma mai MAI paragonabili al loro vissuto e alla loro situazione dolorosa e disastrosa. Ogni giorno devono lottare con la povertà, dittature, guerre, instabilità politica e geopolitica. Fame e conflitti. Miseria e violenza. Per questo motivo, piuttosto che morire in quelle condizioni, intraprendono dei viaggi della speranza dall’esito incerto, verso un futuro migliore e dignitoso. Chi può, scappa via perché non ha alternative!!! CRESCERESTE DEI FIGLI IN UNA SITUAZIONE DEL GENERE?
3 novembre 2016 – Da quando le operazioni per la riconquista di Mosul hanno avuto inizio lo scorso 17 ottobre, 20.700 persone risultano sfollate, tra queste 9.700 sono bambini che hanno urgente bisogno di assistenza. «Ho incontrato madri e figli che erano molto sollevati per esserne usciti vivi; è chiaro che hanno vissuto in condizioni terribili per molto tempo» ha dichiarato Pernille Ironside, Responsabile dell’UNICEF per le Operazioni di soccorso in Iraq, in seguito ad una missione presso un centro di controllo a Nargizlia. Molte delle persone arrivate recentemente erano piene di polvere, esauste e incerte sul loro futuro e alcuni a piedi nudi. CONTINUA A LEGGERE QUI
La cosa che più mi lascia perplessa è fondamentalmente una: VI RICORDATE che gli IMMIGRATI, quelli che non volete SONO PERSONE? Persone come voi? Persone che sognano una vita migliore, un futuro più roseo, un lavoro, crescere una famiglia senza la paura della guerra?
Ma le avete viste le immagini, e le decine di foto che arrivano dal loro paese? Li avete visti quei bambini e quegli occhi persi di chi ha fame e non ha nulla? Di quelle mamme che coprono i loro piccoli come possono e cercano di difenderli dall’orrore che li circonda? Come fate a non provare compassione e pietà per chi soffre e per quelle povere anime che non hanno colpa? Come fate a racchiudere la soluzione con tanta superficialità?
Nel frattempo in Siria si muore negli asili…
Capisco che la soluzione è complicata, ma siamo un paese solidale, capace di tendere la mano al prossimo, o siamo cristiani solo quando ci conviene? Stento a credere che non ci sono fondi, che mancano i soldi per aiutare. In Italia il problema è lo sperpero di soldi, possibile che un deputato arrivi a prendere anche 19.000 euro lordi mensili o che ci siano persone che hanno un lavoro pubblico e fanno i furbetti?
Secondo stime dell’associazione sono almeno 21mila i bimbi e gli adolescenti non accompagnati che quest’anno sono arrivati in Italia e 660 sono le vittime accertate. Delle altre solo il mare lo sa. E mentre nel Belpaese e in Europa infuriano le polemiche (accogliere o respingere?), qualcuno prova ad affrontare un problema concreto che forse prescinde da qualunque presa di posizione: in mare un bimbo annega, lo salviamo o no? LEGGI QUI
Deve scappare il morto per farci riflettere? FACILE PARLARE QUANDO SI HA TUTTO, QUANDO SI HA UNA CASA, UN TETTO DOVE VIVERE E QUALCOSA DA MANGIARE, FACILE QUANDO NON SI VIVE NELLA PAURA E NELLA MISERIA…E se fossimo nati noi in quei paesi? Cosa avremmo fatto?
Il mondo non ci è stato affidato a pezzettini o suddiviso in quartieri o coste, facciamo tutti parte della stessa terra. Provare a costruire un mondo migliore e le basi per poter vivere serenamente e civilmente è nostro compito. Sono curiosa di sapere cosa pensate anche voi che state leggendo…
Ciao Miriam articolo interessantissimo veramente…secondo me il problema sta nel fatto che l’immigrazione di massa non siamo pronti a riceverla…..sono favorevole all’accoglienza anche da cristiana che sono, tuttavia ci deve essere un sano stop! in quanto ad oggi non riusciamo a garantire quasi nulla a queste povere persone che vediamo tutti giorni ammassate per terra senza meta, che si trovano a commettere atti vandalici, a rubare e a volte uccidere persone, a scappare dai campi di accoglienza…..SIAMO SATURI !!!
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Siamo saturi oppurea livello politico nessuno trova le soluzioni necessarie per accoglierli degnamente? Mi pare che ci sia più voglia di tenersi stretta la poltrona che iniziare a far smuovere davvero le cose…
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Sicuramente a mio avviso siamo saturi, tuttavia concordo con te con la politica dedita soprattutto a occupare poltrone ….il nostro caro Stato peggiora sempre la situazione 😦
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