Sappiamo bene noi mamme quanto sia difficile intrattenere i nostri bimbi in casa (soprattutto in giornate uggiose, con il bel tempo tutto è più semplice) con giochi e attività educative che incuriosiscono, incentivano e stimolano la creatività. Avendo due bambini ho avuto modo di provare diverse proposte offerte sul mercato dei giochi, un po’ grazie anche ai vari regali di compleanno, reparti interi nei centri commerciali, feste e quel “canale maleficus”: Cartoonito. A proposito, per cortesia riferite che la puntata della simpatica scimmietta George e l’elefantino Kayla oramai la conosciamo a MEMORIA.
Bimbi tristi non vogliamo vederli vero?
Osservando con curiosità molti giocattoli elettronici in vendita nei centri commerciali o proposti in tv, ho notato come sembrano simulare la presenza di un amichetto di giochi con il quale nostro figlio può interagire: le voci parlanti seguono passo passo cosa fare e se è giusto o sbagliato quello che cliccano, i libri raccontano storie in modo automatico, per non parlare delle app sul cellulare o i baby-tablet che stordiscono totalmente sin da piccoli.
Sarebbe interessante conoscere cosa ne pensano gli esperti del settore, chi lavora e studia quotidianamente i processi evolutivi, psicologici e medici dei bambini. Va bene che il mondo si evolve e cambia in modo futuristico ma, secondo il mio piccolo parere, i nostri piccoli avranno sempre bisogno della figura dei genitori come cardine fondamentale per la loro crescita armoniosa.
E’ sempre meglio spegnere un cellulare, mettere da parte gli altri impegni e dedicarsi qualche ora nella condivisione di un momento solo nostro con i bimbi.
Come sosteneva Maria Montessori “Il Gioco E’ Il Lavoro Del Bambino” per questo ci vuole consapevolezza nella scelta delle attività proposte in quanto influenzano lo sviluppo delle abilità motorie, della lingua, della creatività, della consapevolezza personale, il benessere emotivo, della socializzazione, il problem solving e la capacità di apprendimento.
Detto questo, come esperienza personale assieme ai miei figli, ho trovato molto utili la Linea della Quercetti in particolar modo devo parlarvi dei GEORELLO TECH che, nonostante siano consigliati per i bambini dai 5 anni, in particolar modo Diego ha iniziato ad usarli verso i 3 anni. E’ stato meraviglioso seguirlo e guardare passo passo come la sua creatività e l’acquisizione di nuove competenze si sia evoluta in modo naturale, prima riusciva a fare dei semplici meccanismi poi a creare dei veri e propri incastri di costruzioni collegati tra loro.
L’effetto visivo è ancor più emozionante con piccole e grandi rotelle ingranaggi colorati con disegni, girandole e sfere di diverse dimensioni che, in un solo movimento, offrono tanto divertimento e soprattutto soddisfazione visto che gli artefici sono loro: i nostri piccoli costruttori!
Buon lavoro bimbi, avete visto? Qualcosa che vi tiene occupati in modo sano noi mamme la troviamo sempre!