Ho pensato di scrivere questo post perché proprio ieri ho provato a fare un esperimento con gli amici che mi seguono via social. Cosa ho fatto?
Per i bambini, la vita è tutta un’avventura creativa: Sin da quando i miei bimbi sono piccoli ho sempre fornito dei fogli bianchi, senza né righe né quadretti, che permettevano loro di esprimersi in totale autonomia libertà utilizzando le matite colorate che gli piacevano e poi cercavo di capire cosa c’era dietro quei tratti, immaginavo i loro tratti, quello che volevano esprimere. Con il crescere tutto è diventato più complesso visto l’esplodere dei contesti così, ogni volta, ci divertiamo insieme a guardarli ed io a indovinare.
Ho pubblicato sulla mia bacheca una foto del disegno di mio figlio Diego di 4 anni e mezzo per capire se anche gli altri riuscivano a identificare quello che vedevo io e poi alla fine ho chiesto all’Artista cosa invece pensava di rappresentare attraverso la sua opera. Quello che ne è emerso è stato davvero emozionante anche se, probabilmente, ad un primo sguardo potrebbe sembrare del tutto “normale” o, semplicemente, un “che vuoi che sia” tanto siamo abituati a non volgere le sguardo e a soffermarci alle cose che ci circondano per più di 5 minuti.
“L’ARTE NON RIPRODUCE CIÒ CHE È VISIBILE, MA RENDE VISIBILE CIÒ CHE NON SEMPRE LO È”. PAUL KLEE
Da un disegno possiamo identificare le emozioni, quelle che colorano la vita. Dietro a quello che a noi adulti può sembrare come uno scarabocchio c’è in realtà un mondo tutto da scoprire, fantastico ma a volte raffigura anche la realtà vicina.
TUTTO PARTE DAL GIOCO – Mentre noi ci preoccupiamo di capire l’arte al bambino interessa esprimersi, trasmettere e trasferire senza limitazioni di schemi i suoi concetti a seconda della sua età. Guardando la realtà con tutti i sensi riescono a spaziare con la fantasia e il risultato sarà un tesoro inestimabile da conservare..
Il metodo Montessori ci suggerisce di fermarci prima di criticare quel disegno “senza senso” e di cercare di trasmettere al bambino la luce di cui ha bisogno, perché possa poi proseguire lungo il suo cammino ed esplorare in libertà.
Ma ritorniamo a noi… TUTTI SI SONO MESSI IN GIOCO, hanno cercato di identificare cosa c’era dietro a quel disegno, molti hanno visto molte cose, storie, oggetti improbabili, scene fantastiche, animali improbabili, navicelle spaziali, perfino alieni, giostre con le seggioline, alberi al contrario, una cabinovia, il Titanic, un sottomarino, fiori giganti, luna park.
LA FELICITA’ NELLE PICCOLE COSE: Questo semplice esempio ci dimostra la possibilità di immaginare che hanno gli adulti quando decidono di mettersi alla stessa altezza dei piccoli. Spesso, presi dai nostri impegni quotidiani, dal consumismo dilagante, non siamo più in grado di emozionarci, di dare valore a quello che abbiamo diventando distaccati e disinteressati.
La verità è che i bambini rimangono gli unici che riescono ancora a farci sognare, dobbiamo ringraziarli perché ci permettono di fantasticare, sono il legame attraverso il quale tutto può ancora sembrarci possibile, sono le porte aperte della creatività, il futuro per il quale è ancora possibile sperare, sono l’arcobaleno delle nostre giornate, sono le ali della libertà verso un mondo migliore..